Riporto di seguito delle stringate riflessioni che ho condiviso sul mio profilo Linkedin in merito l’interessante articolo di Davide Pozzi aka Tagliaerbe:
Nella SEO odierna le menzioni contano, molto, e nessuna strategia seria rivolta a un brand dovrebbe privarsene a favore della sola link building.
Bene, verissimo, e se lo dicono Pozzi e Di Biasi c’è da fidarsi ad occhi chiusi.
Domanda: ma in che percentuale pesare le menzioni rispetto i link?
Penso dipenda molto dal settore, e farsi un’idea di mix affini può essere un buon punto di inizio.
Ma in linea generale quando si lavora su brand specifici e di settore io abbonderei di menzioni, avvicinandomi generosamente al numero di link.
E ho il sospetto che la pratica, se ben eseguita, aiuti anche a rendere meno rischiosa, perché agli occhi di Big G più naturale, un’attività di link building.
Dubito infine Google abbia già attivato un controllo sulla naturalezza delle mentions e della loro diluizione tempo… anche se a dire il vero non ci metterei la mano sul fuoco. 😀